Viaggi

Lazio

TESORI DI TUSCIA

PATRIA DEGLI ETRUSCHI, TERRA DI PAPI

6 giorni/ 5 notti

Quella vasta zona che si estende dalla bassa Toscana (Maremma) all’alto Lazio e che fu patria degli Etruschi è la TUSCIA. All’interno di quest’area una zona più omogenea si estende tra i laghi di Bolsena, Vico e Bracciano, dove la sua unità storico-culturale è confermata dalla sua compattezza fisica, circoscritta com’è dai monti Sabatini, Cimini e Vulsini. Queste caratteristiche territoriali hanno costituito un forte richiamo turistico, in particolare  per gli inglesi che, nell’accostare la natura alla ricchezza artistica e archeologica, oltre a un generale richiamo enogastronomico, hanno avvertito questa nuova malìa italiana in modo così “prepotente” da spingere perfino uno dei loro più prestigiosi quotidiani, the GUARDIAN, a coniare per questa zona l’etichetta di TUSCIASHIRE, inserendola idealmente nella geografia del loro paese, nell’intento, inoltre, di dare un seguito al loro intuito per le mete da scoprire per i turisti inglesi. Chissà che stavolta noi viaggiatori italiani, così spesso distratti da una superficiale esterofilia, non si riesca ad anticiparli… Riproponiamoci allora di “godere” della TUSCIA VITERBESE, dove anche il riaffermarsi dell’archeologia con la conseguente diffusione degli scavi, unitamente a tutti i numerosissimi lineamenti feudali (Ville- Castelli-Parchi) hanno consentito la riscoperta della civiltà etrusca e, ovviamente, non solo di essa. Questa ricchissima identità culturale ritrovata (uno dei tanti innumerevoli tesori dello Scrigno Italia), essendo inoltre la più circoscritta, ci consente, grazie a brevi spostamenti, di visitarla senza affanni e in assoluta completezza.

Itinerario di viaggio

6 Tappe
LOC. D’ORIGINE – ORVIETO - BOLSENA
Giorno 1

Ritrovo dei Partecipanti in sede. Incontro con l’accompagnatore e partenza con pullman GT verso sud. Soste lungo il percorso. Arrivo a Orvieto. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio incontro con la guida e inizio delle visite da piazza Cahen dove si visita il Pozzo di San Patrizio, importante costruzione realizzata per soddisfare le esigenze idriche della città. Passeggiando per corso Cavour si raggiunge la piazza dove si può ammirare il Duomo di Santa Maria Assunta in tutta la sua imponenza, con all'interno la cappella di San Brizio affrescata dal Beato Angelico e dal Signorelli. Nella cappella del Corporale, invece, c'è conservato il sacro lino macchiato, nel 1263, con il sangue di Cristo. si arriva poi al Palazzo del Popolo (visita solo dell'esterno), la terza meraviglia di Orvieto, simbolo del potere medievale. Al termine trasferimento a Bolsena. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
BOLSENA – SUTRI – PALAZZO FARNESE DI CAPRAROLA - BOLSENA
Giorno 2

Prima colazione in hotel. Trasferimento nell’antichissima città di Sutri, luogo abitato da più di tremila anni (X° sec. a.C.) offre una varietà di luoghi, monumenti, storie. Insignita della bandiera arancione del Touring club, importante città di frontiera durante il periodo etrusco, ricca città in epoca romana, ultima tappa storica della Via Francigena prima di arrivare a Roma. Con la donazione di Sutri del 728 d.C. da parte del re longobardo Liutprando al papa Gregorio II, la città fu il primo territorio del potere temporale della Chiesa; sede di incontri tra papi e imperatori, in città venne eletto nel 1046 Papa Clemente II. Città natale di due grandi artisti quali Giovanni Andrea dell’Anguillara, poeta e traduttore, ed Eugenio Agneni, pittore e patriota ottocentesco. La visita includerà l’anfiteatro, unico nel suo genere, interamente ricavato nel tufo, è datato 1°sec. a.C-1° sec. d.C. Poteva ospitare fino a 7.000 persone! La chiesa Madonna del Parto o Mitreo, chiesa paleocristiana che custodisce un meraviglioso ciclo di affreschi. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita al Palazzo Farnese di Caprarola, dove avremo modo di visitare il magnifico palazzo cinquecentesco, iniziato sotto il pontificato di papa Paolo III e terminato sotto il nipote Alessandro Farnese, che racconta la storia, le curiosità e i momenti salienti di questa potente famiglia. La visita si svolgerà all'interno delle bellissime sale del piano Nobile, abitate dal Gran Cardinale Alessandro, affrescate dai più grandi artisti manieristi del Cinquecento. In seguito, condizioni meteo permettendo, visiteremo i meravigliosi giardini rinascimentali con i loro giochi d'acqua. Al termine rientro in hotel. Cena e pernottamento.
BOLSENA – CIVITA DI BAGNOREGIO - BOLSENA
Giorno 3

Prima colazione in hotel. Partenza per Civita di Bagnoregio. Arroccato su uno sperone di roccia tufacea a 443 metri s.l.m., il borgo domina la valle dei calanchi che si estende intorno, grazie a questo isolamento conserva intatta la sua struttura architettonica medievale. Unita a Bagnoregio tramite un unico ponte, anche se una volta di qui passava una delle strade più antiche d'Italia, Civita ci appare oggi in un isolamento quasi surreale dovuto ad una serie di crolli e cedimenti della terra argillosa sulla quale è costruito l'intero paese che tuttora è in pericolo. Patria del monaco-filosofo francescano San Bonaventura e del saggista-romanziere Bonaventura Tecchi, Civita di Bagnoregio ha origini antichissime. Al piccolo borgo si può giungere soltanto a piedi, percorrendo un ponte in cemento armato realizzato a vantaggio dei pochi cittadini rimasti e dei turisti che la visitano. Pranzo in agriturismo. Trasferimento a Bolsena. Visita guidata della città, che sorge sulle sponde del lago vulcanico più grande d'Europa, in posizione strategica sulla via Cassia. Fu stazione di pellegrini e viandanti che transitavano sulla Via Francigena. La cittadina è dominata dalla Rocca Monaldeschi, che fu iniziata sotto papa Adriano IV nel 1157 per fortificarla e munirla di solida difesa militare in previsione dell'invasione di Federico Barbarossa. Sotto i Monaldeschi vennero eseguiti lavori di ristrutturazione che trasformarono la rocca in dimora signorile. Al suo interno è oggi allestito il Museo Territoriale del Lago. Da vedere è, inoltre, la Basilica di Santa Cristina composta da tre distinti nuclei; la chiesa romanica del secolo XI, la cappella nuova del Miracolo, edificata nel 1693 per custodire le Sacre Reliquie del Miracolo Eucaristico del 1263 e la Grotta di Santa Cristina. Si possono inoltre visitare le Catacombe, uno dei più grandi e meglio conservati cimiteri cristiani del IV secolo d. C. Al termine rientro in hotel, cena e pernottamento.
BOLSENA – TARQUINIA – TUSCANIA - BOLSENA
Giorno 4

Prima colazione in hotel. Al mattino trasferimento a Tarquinia, visita della Necropoli, dichiarata dall’Unesco nel 2014 “Patrimonio dell’Umanità” per la presenza di un eccezionale ciclo monumentale di tombe dipinte, definito come “la prima pagina della grande pittura italiana”. E’ il più grande dei cimiteri dell’antica città etrusca di Tarquinia e consta di più di 6000 tombe etrusche sotterranee che occupano tutto il vasto colle di “Monterozzi”. Visita del museo archeologico, ospitato nello splendido palazzo Vitelleschi, costruito tra il 1436 ed il 1439 sotto il pontificato di Eugenio XV.  Il museo raccoglie una ricca collezione di sarcofagi etruschi, oltre alle collezioni di ceramiche greche, ai monili in oro e pasta vitrea e al famoso altorilievo dei cavalli alati che decorava il frontone del grande tempio denominato “Ara della Regina”, simbolo di Tarquinia. Proseguimento verso la vicina Tuscania. Pranzo in ristorante. Situata su un ripiano di tufo all’inizio della Maremma Viterbese. Qui si trovano resti risalenti al periodo etrusco e romano, ma soprattutto le splendide chiese romaniche di S. Pietro e S. Maria Maggiore, i monumenti romanici più significativi del Viterbese. La maestosa chiesa di S. Pietro (XI - XIII sec.) con la facciata, riccamente decorata, l’imponente abside fortificata, il severo interno e la suggestiva cripta, rappresenta una vera e propria sintesi dell’architettura romanica. Di non minore interesse è la chiesa di S. Maria Maggiore, la più antica cattedrale della città, sulla cui facciata motivi decorativi di diversa origine creano un insieme unico. Armonioso e vasto l’interno impreziosito da capitelli dalle bizzarre sculture. Non si può però lasciare Tuscania senza aver visitato il centro storico protetto dalle mura in tufo. È infatti un vero e proprio quartiere-museo caratterizzato da palazzi aristocratici, vicoli, archi e antiche chiese come S. Maria della Rosa, capolavoro dell’arte romanica, oppure il Duomo di S. Giacomo con all’interno un pregevole polittico di Andrea di Bartolo. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.
BOLSENA – VITERBO – BAGNAIA VILLA LANTE – VITORCHIANO - BOLSENA
Giorno 5

Prima colazione in hotel. Al mattino escursione a Viterbo. Denominata "Città dei Papi", Viterbo conserva in realtà numerose tracce di epoche più remote, etrusche e romane. L’itinerario della visita inizia dal piazzale del Sacrario che permettere di raggiunge la Piazza del Comune, dove all’interno del Palazzo dei Priori, gli affreschi tardo cinquecenteschi della Sala Regia (XVI sec.) sintetizzano artisticamente le leggende e la storia della città. Si prosegue poi per piazza del Gesù, dove sorge una delle più antiche e delle più famose chiese di Viterbo, tanto da essere ricordata da Dante nella sua Divina commedia. Emblema della città, rimane comunque il Palazzo dei Papi, eretto nella seconda metà del XIII secolo, di aspetto austero ma con una bellissima loggia ad archi sorretta da coppie di colonne. Nella stessa piazza si trova la Cattedrale, realizzata nel XII secolo in stile romanico, si presenta oggi agli occhi del visitatore in stile rinascimentale, a causa di rimaneggiamenti del Cinquecento. L’unico elemento rimasto fedele all’originale, visibile dall’esterno, è il campanile. Poco lontano dalla piazza, dopo aver ammirato l’elegante e severo Palazzo Farnese (XIV-XV sec.), si raggiunge il Quartiere di S. Pellegrino, un raro e suggestivo esempio di quartiere duecentesco integralmente conservato, dove il susseguirsi di torri, case con profferlo e piazzette permette di cogliere il fascino antico della Viterbo che fu. Sulla famosa piazzetta sorge la chiesa di S. Pellegrino risalente all’XI secolo. Pranzo in ristorante. Al termine si raggiunge la frazione di Bagnaia per visitare la splendida Villa Lante, assieme a Bomarzo, è uno dei più famosi giardini italiani a sorpresa manieristici del XVI secolo. Nel 2011 è stata votata “Parco più bello d’Italia”. Il complesso include due casini pressoché identici all’esterno, costruiti in momenti differenti decorati con affreschi cinquecenteschi nella Palazzina del Cardinale De Gambara e Seicenteschi nella Palazzina Montalto. Ma i giardini costituiscono l’attrazione principale, specialmente i giochi d’acqua, dalle cascate, alle fontane ai grottini sgocciolanti. Si prosegue per Vitorchiano. Antico borgo arroccato su uno sperone di peperino, Vitorchiano è un tutt’uno con la roccia sulla quale è stato costruito. Caratteristico borgo medievale, costruito tra i monti Cimini e il torrente Vezza, conserva intatte le testimonianze di un lontano passato che la legano indissolubilmente a Roma. Nello stemma del paese figura infatti la dicitura S.P.Q.R., lettere che Vitorchiano poté aggiungere nel 1265 perché il Campidoglio concesse di potersi fregiare del titolo di “Terra fedele all’Urbe”. Vitorchiano è un borgo dove il tempo sembra essersi fermato, non a caso Monicelli lo scelse per girare alcune scene dell’Armata Brancaleone. Rientro in hotel per cena e pernottamento.
VITERBO – BOMARZO – LOC. D’ORIGINE
Giorno 6

Prima colazione in hotel. Al mattino si raggiunge Bomarzo. Visita guidata del famoso “Parco dei Mostri”, un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale. Fu realizzato nella metà del Cinquecento su commissione del principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini). Molti studiosi hanno tentato di dare una spiegazione logica alle stravaganti costruzioni presenti nel parco, ma queste sono destinate a rimanere in un’area a metà tra arte, magia e letteratura. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per il viaggio di rientro con arrivo previsto in serata.
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